L'Osservatorio sulla Qualità dell'Editoria, nella più completa indipendenza intellettuale e materiale da ogni gruppo di potere, affiliazione o lobby, prende in esame tutte le realtà editoriali in attività sul territorio italiano, qualunque sia la loro dimensione.
Fin dalla sua costituzione l'organismo indaga su ogni aspetto dei singoli marchi, dal livello qualitativo del catalogo ai materiali utilizzati per realizzare i volumi, passando per l'efficacia della distribuzione, la comunicazione con la filiera e con i lettori, i contratti sottoposti agli autori. Dal monitoraggio sono esclusi gli EAP, ovvero gli editori a pagamento che chiedono agli autori un contributo economico per la produzione dei libri o una quantità di copie dei suddetti da acquistare, in quanto meri stampatori sovente privi di una rete di distribuzione; quindi gli editori a doppio binario, i quali non assumono, in maniera eticamente corretta, il rischio d'impresa.
I collaboratori dell'Osservatorio sulla Qualità dell'Editoria si fanno
ogni anno più numerosi, siano
essi operatori esperti o cultori del libro, purché privi di vincoli o legami di dipendenza diretta
con le realtà editoriali italiane. L'organismo si riserva di monitorare ed eventualmente di escludere i
collaboratori inclini a qualunque forma di faziosità tale da pregiudicare
l'onestà e la trasparenza delle valutazioni.
OQ si esprime periodicamente sulla produzione dei marchi
editoriali puri attraverso un giudizio incentrato su rigorosi parametri, che vanno
dalla qualità dei testi alla grafica con la quale sono proposti, l'analisi
degli apparati critici laddove presenti, la documentazione, il pregio dei
componenti dei volumi (carta, legatura, impaginazione, font), la distribuzione e, non ultimo, il
prezzo di copertina.
«Osa conoscere» diceva
Kant, quando la conoscenza era vista come un pericolo. La cultura, a quel
tempo, aveva allori ma anche armi da battaglia, e l'analisi critica della
società e di chi promuoveva il sapere era tollerata se restava in uno stretto
serraglio. Non appena metteva fuori il naso c'era il rischio, per i suoi
apostoli, di finire emarginati, combattuti, talvolta addirittura arrostiti. Con
lo sviluppo della civiltà sono cambiati gli imperativi: dall'avventura della
conoscenza morale, spirituale e scientifica a quella dell'industria materiale
con le sue specialità, dove l'ansia della competizione è al servizio della
società "ufficiale", dello status quo, delle conventicole di
promotori di sé, pronti a dir bene dei colleghi o degli amici in base al tornaconto
privato.
Immersi come siamo
nell'ultima di queste fasi, con operatori del settore, informatori culturali,
librai e blogger sovente rapidi e lodevoli con certi gruppi e neghittosi con
altri, dopo una capillare analisi delle novità e delle conferme rileviamo come
nell'anno 2022 e nella prima metà del 2023, travolti dalla infezione del digitale, antagonista dell'evoluzione umana come forma biologica anziché meccanica del Sapere, gli standard di qualità dell'artigianato editoriale in Italia abbiano registrato un ulteriore calo. Ciò premesso, la valutazione di OQ non è influenzata, come da trentacinque anni a questa parte, dal
numero di pubblicazioni, dalla potenza finanziaria o dal blasone di alcuna casa
editrice.
Il rapporto si attiene ai parametri evidenziati in rosso nell'introduzione e si
riserva di stilare una classifica delle eccellenze, a fianco dei cui nomi
compare un indicatore numerico tra parentesi quadre che decreta il voto medio,
in una scala di merito da zero a dieci, con il quale i collaboratori hanno
valutato i titoli proposti dai singoli marchi nel periodo 2022-2023.
A ridosso delle migliori
realtà nazionali dell'anno vi sono una serie di case editrici al cui lavoro
si riconoscono caratteri di distinzione, tra cui La Nave di Teseo, Clichy, L'Orma, Laterza, Bollati Boringhieri, SEM, 66thand2nd, Arkadia, Marcos Y Marcos, La Nuova Frontiera, Galaad Edizioni, Rosenberg & Sellier, Fazi, E/O, Guanda, Minimum Fax, Miraggi, BAO Publishing, Aguaplano, Elliot, Baldini & Castoldi-Dalai, Ponte alle Grazie, Medusa, Tunuè, Edizioni di Atlantide, Il Palindromo, Frassinelli ed altre, delle quali è doveroso
segnalare l'impegno a prescindere dalla dimensione, dal peso politico e dal prestigio di ciascun gruppo.
20. Feltrinelli ---------- [6.18]
19. NNE ---------- [6.21]
18. Neri Pozza ---------- [6.55]
17. Italo Svevo Edizioni ---------- [6.69]
16. Terrarossa ---------- [6.72]
15. Black Coffee ---------- [6.74]
14. Mattioli 1885 ---------- [6.80]
13. Einaudi ---------- [6.93]
12. Il Saggiatore ---------- [6.99]
11. Exòrma ---------- [7.06]
10. Nutrimenti ---------- [7.16]
9. Sellerio ---------- [7.17]
8. Racconti Edizioni ---------- [7.18]
7. Iperborea ---------- [7.22]
6. Del Vecchio ---------- [7.23]
5. Nottetempo ---------- [7.26]
4. Adelphi ---------- [7.31]
3. Keller ---------- [7.69]
2. Divergenze ---------- [8.02]
1. Quodlibet ---------- [8.13]
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autonomo, svincolato da ogni apparato di sistema, istituzione o committente di
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costante, meticolosa e collettiva dei prodotti dell'editoria pura italiana. I
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